Il Comitato di gestione
dell'Autorità di sistema portuale di Genova e Savona ha
approvato il bilancio di previsione 2023 segnato da un avanzo di
gestione negativo per 128,2 milioni con entrate per 175,4
milioni e spese per 303,6 milioni. Quindi continuano gli
investimenti dopo quelli del biennio 2020-21 (247 milioni solo
per la Diga). Il Programma straordinario finanziato dal Decreto
Genova per intereventi post crollo del ponte Morandi prevede
108,5 milioni per investimenti su Riparazioni navali (30
milioni), Calata Concenter (30 mln), ricollocazione dei Depositi
Chimici (30 mln). Il Programma ordinario ha 46,9 milioni di
interventi a Savona e Vado Ligure.
Il comitato ha prorogato fino al 15 gennaio la concessione
provvisoria in zona Bettolo alle Stazioni Marittime per il
traffico Gnv (entrambi gruppo Msc), mentre ancora si lavora per
risolvere il braccio di ferro tra la compagnia della famiglia
Aponte e il gruppo Spinelli per una porzione di aree contese
sotto la Lanterna. Ok alla riduzione della concessione alla
Nuovo Borgo Terminal a Pra' per fare spazio a una delle
fabbriche di cassoni per la Diga foranea.
Ai camalli vanno gli ultimi indennizzi previsti dal decreto
Rilancio: alla Culmv 468 mila euro per il calo di giornate
lavorate tra febbraio e giugno (5.200 mancati avviamenti
rispetto ai livelli pre-pandemici), alla Culp 11 mila euro per
122 mancati avviamenti.
Aumenteranno ancora le entrate da canoni demaniali (42,4
milioni, +20% rispetto al 2017), da tasse portuali (33,4
milioni, +7,8% rispetto all'anno corrente).
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