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Ucciso con una freccia a Genova, la procura contesta l'odio razziale

Ucciso con una freccia a Genova, la procura contesta l'odio razziale

Prima di scoccare il dardo l'artigiano ha pronunciato una frase razzista

GENOVA, 03 novembre 2022, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 La procura di Genova contesta l'omicidio volontario con l'aggravante dell'odio razziale e i futili motivi ad Evaristo Scalco, l'artigiano maestro d'ascia di 63 anni che la notte tra il primo e il 2 novembre ha ucciso con arco e freccia nel centro storico di Genova Javier Alfredo Romero Miranda, operaio peruviano di 41 anni. La pm Arianna Ciavattini la contesta perché Scalco prima di scoccare il dardo ha urlato a Romero Miranda e il suo amico "andate via immigrati di m...".
    La convalida dell'arresto è prevista per domani mattina. Nelle prossime ore verrà anche disposta l'autopsia eseguita dal medico legale Sara Lo Pinto. Secondo quanto ricostruito, la vittima era andata a guardare una partita con un amico e a festeggiare la nascita del secondo figlio. Avrebbero iniziato a parlare ad alta voce e Scalco, dalla sua abitazione, li avrebbe rimproverati per farli smettere. I due lo avrebbero insultato e minacciato e lui avrebbe a quel punto preso arco e freccia e scoccato il colpo.
    L'artigiano è anche sceso in strada e ha cercato di togliere la freccia dal corpo del ferito. 



   

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