Saranno due le liste di
candidati al nuovo Consiglio della Città metropolitana di Genova
a competere nelle elezioni di secondo livello in programma
domenica 6 novembre: 'Per la Città metropolitana' (centrodestra)
e 'Civici Democratici Progressisti' (centrosinistra), il M5S e
altre forze politiche minori non saranno rappresentate. E' uno
degli effetti della legge n.56 del 2014 che ha sancito
l'abolizione delle province e la loro trasformazione in enti di
secondo livello e, per dieci capoluoghi tra cui Genova, la
nascita delle Città metropolitane.
Il Consiglio metropolitano è composto da 18 membri più di
diritto il sindaco del Comune di Genova, possono essere eletti
solo i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni del
territorio dell'ex provincia, sono elettori solo i sindaci e i
consiglieri comunali dei Comuni del territorio della Città
metropolitana. Circa 815 gli aventi diritto al voto. Nel 2017
l'affluenza nel seggio allestito a Genova a Palazzo Doria
Spinola fu del 76%.
L'elezione in Senato dell'unico consigliere comunale del M5S
a Genova Luca Pirondini e il radicamento delle liste civiche nei
piccoli Comuni ha fatto sì che non ci fossero candidati
pentastellati all'assemblea metropolitana, così come resteranno
'fuori' numerosi altri partiti politici.
Le due liste risultate conformi ai parametri di legge hanno
dovuto garantire il 40% di candidati al genere meno
rappresentato ed essere sottoscritte da almeno il 5% degli
elettori. Il centrodestra candida 8 donne e 10 uomini, il
centrosinistra 6 donne e 8 uomini.
Le elezioni si svolgeranno domenica 6 novembre dalle 8 alle
20 nell'unico seggio allestito presso la sede della Città
metropolitana di Genova nei locali della 'Sala Arazzi'. Lo
scrutinio dei voti inizierà lunedì 7 novembre alle 8 a Palazzo
Doria Spinola.
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