Millecinquecento studenti hanno
riempito il teatro Carlo Felice per lo spettacolo "Il posto
giusto" organizzato dalla comunità di San Patrignano nell'ambito
del progetto "We Free" dedicato alla prevenzione.
"Utilizzare il teatro come forma di comunicazione funziona
molto bene perché arriva in brevissimo tempo ad una platea molto
ampia. Lo avevamo già proposto nel 2019 ed aveva avuto successo
tanto che in quella occasione uno dei presenti poi ci aveva
contattato per superare i suoi problemi personali - ha spiegato
Silvia Castelli Malacalza, ambasciatrice della comunità di San
Patrignano-. Purtroppo questi due anni chiusi in casa per età
difficili come i ragazzi delle medie o dei primi anni delle
superiori proprio quando avrebbero avuto bisogno di socialità
rischiano di portare danni tremendi in futuro. Non parlo solo di
droga ma anche di bullismo, cyber bullismo e anoressia. Le forme
di disagio di chi arriva in comunità sono veramente tante".
A raccontare la propria storia sul palco Verena, ragazza di
vent'anni di Bolzano, che a 15 è entrata in comunità dopo aver
abusato a lungo di psicofarmaci, alcool, e droghe.
Un progetto in scena grazie a sponsor come Banca Generali e
il Genoa, che devolverà parte dell'incasso della prossima sfida
casalinga con il Como oltre ad aver messo a disposizione
gratuitamente centinaia di biglietti per i ragazzi in sala e
presente con il centrocampista Stefan Ilsanker. Ma soprattutto
grazie "alla sinergia molto felice tra il Comune di Genova, la
Regione Liguria, Alisa e l'ufficio scolastico regionale".
"Vedere tanti ragazzi riempire il teatro è un'immagine
bellissima - ha sottolineato il sindaco di Genova Marco Bucci-.
Il messaggio è che bisogna fare prevenzione ma soprattutto
coinvolgere i ragazzi e dare a loro prospettive per il futuro,
dare a loro convinzione e certezza che facendo certe cose si
ottengono risultati. Ognuno è responsabile della propria vita e
soprattutto queste nuove generazioni sono responsabili della
loro vita e sono loro che devono decidere di non rovinarsela".
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