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Ponte Genova: pm chiamano perito svizzero 'ricusato'

Ponte Genova: pm chiamano perito svizzero 'ricusato'

Accusa esclude pochi documenti, difese insistono su perizia

GENOVA, 22 novembre 2022, 18:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Potrebbe rientrare come consulente dell'accusa il professore svizzero Bernhard Elsener, il perito del gip che era stato sostituito nel corso del primo incidente probatorio per il crollo del Morandi dopo una sua intervista alla televisione svizzera. In quella trasmissione aveva, in sostanza, anticipato alcuni giudizi e conclusioni mentre le operazioni peritali erano ancora in corso. A chiederlo sono stati i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno nel corso del processo per il crollo (14 agosto 2018, 43 vittime). L'accusa lo aveva citato come perito ma le difese si erano opposte ricordando proprio la sua sostituzione con un altro perito. I due pubblici ministeri hanno però insistito sull'importanza della sua testimonianza chiedendo, se i giudici non lo ammettessero come perito, di sentirlo come semplice testimone o come consulente della procura nominandolo in udienza.
    Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche. Le due società sono uscite dal processo patteggiando circa 30 milioni di euro. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del Morandi ma nessuno fece nulla seguendo la logica del risparmio per garantire maggiori utili da distribuire ai soci.
    Elsener era stato intervistato nel 2019 e aveva detto che "il viadotto non sarebbe crollato se la società avesse fatto le manutenzioni. Perché il Morandi è caduto? E' basato su un particolare sistema di bilanciamento: quando manca uno degli stralli diventa asimmetrico e cade. Se nel 1993 avessero riparato tutti i piloni, il ponte sarebbe in piedi".
    All'udienza di oggi i pubblici ministeri hanno spiegato infine di aver tolto dalla mole di oltre 60 mila documenti depositati le sommarie informazioni testimoniali e gli interrogatori mentre hanno tenuto i brogliacci delle intercettazioni e le memorie depositate dagli imputati perché ritenute acquisibili.
    Infine l'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo ha ribadito la necessità di una nuova perizia sugli stralli non esaminati.
    L'udienza è stata rinviata a lunedì per le eccezioni delle difese sui documenti.
   

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