Sanità, povertà, lavoro: sono
questi i temi principali affrontati nella seconda giornata del
XIII Congresso regionale di Cgil Liguria.
Proprio a queste tre tematiche sono dedicate le analisi dei
dati. Per quanto riguarda la sanità è stato sottolineato che a
causa della carenza di organico e delle lunghe liste d'attesa la
Liguria è, secondo un'analisi della Corte dei Conti,
tra le prime 5 regioni con saldo negativo per la mobilità
sanitaria tra regioni: tra il 2012 e il 2021 c'è stato un saldo
negativo di 488 milioni di euro". Il dato fotografa il costo
sostenuto dalla Regione per quei liguri che non trovando
soluzioni sanitarie sul territorio sono costretti a rivolgersi
altrove.
Per quanto riguarda il lavoro in Liguria la precarietà ha
determinato in cinque anni (ovvero dal 2015 al 2020), una
perdita dell'8% delle giornate di lavoro retribuito. Il 40% dei
nuovi assunti liguri si concentra nel terziario e nel turismo,
quest'ultimo composto per grande parte da aziende piccole e
stagionali. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio Economico Cgil
un lavoratore del turismo in Liguria guadagna mediamente il
49,5% di uno dell'industria.
Un altro dato fornito durante la giornata congressuale
riguarda i minori in povertà ed esclusione sociale che passano
dal 20,3% del 2020 al 26,9% del 2021. Più di 1 minore su 4
dunque è povero. E il confronto con le regioni vicine è
impietoso: in Lombardia infatti il fenomeno è del 17,4% mentre
in Piemonte del 20,3%.
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