"Un intervento di Cdp è una delle ipotesi allo studio". Lo ha detto il viceministro al Mit Edoardo Rixi parlando a margine del convegno 'Rigenerazione Urbana: oltre il passato la nuova Liguria'. "È evidente che chi si occupa della finanza pubblica in un Paese la prima cosa che deve fare è riavocare a sé tutti i crediti per capire quanti sono da pagare - afferma - Dopodiché l'intenzione del governo è far fronte al pagamento nei confronti delle imprese, cosa che ad oggi era bloccata comunque, perché le banche non intendevano più pagare i crediti temendo per i loro bilanci". "Il Governo - ha proseguito Rixi dopo il confronto con un gruppo di imprenditori edili preoccupato dalle decisioni del governo - ha voluto rimettere ordine perché i crediti del Superbonus erano fuori controllo da parte del pubblico, tra 70 e 160 miliardi di euro a seconda delle fonti, con una massa di crediti sul territorio nazionale esplosiva, che ha creato problemi già nell'ultimo bilancio dello Stato. Il governo Conte due ha creato una bolla speculativa, che non si vedeva da parecchio tempo nel nostro Paese portando a situazioni in cui i costi delle ristrutturazioni sono aumentati del 60% - ha sottolineato - La legge sul Superbonus ha creato delle bolle speculative fuori controllo con aumenti sul costo della rigenerazione urbana e delle ristrutturazioni a volte del 60%" e "un intervento di Cdp è una delle ipotesi allo studio", ha infine confermato
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