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Bagarre a Tursi, minoranza chiede passo indietro a Cassibba

Bagarre a Tursi, minoranza chiede passo indietro a Cassibba

Minoranza diserta la capigruppo: "Aspettavamo invito al dialogo"

GENOVA, 18 giugno 2024, 16:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A una settimana dalla bagarre in consiglio comunale a Genova, con il raptus del presidente del consiglio Carmelo Cassibba nei confronti del capogruppo dem Simone D'Angelo e l'abbandono dell'aula da parte dell'opposizione sembra lontana la possibilità di ricucire i rapporti istituzionali. Oggi l'opposizione ha deciso di non partecipare ai lavori della conferenza dei capigruppo "non ritenendo garantito il confronto democratico ed il rispetto dei gruppi consiliari di minoranza", si legge in una nota.
    "Aspettavamo quantomeno un invito istituzionale al dialogo da parte del presidente del consiglio comunale, a fronte di quello che riteniamo essere un contesto di forte ostruzione e tensione, trasceso nell'ultima seduta in intimidazione - scrivono in un comunicato i capigruppo di Pd Simone D'Angelo, rossoverdi Filippo Bruzzone, M5s Fabio Ceraudo, misto-Azione Cristina Lodi con il vicepresidente del consiglio Alberto Pandolfo (dem) - Invece, a sette giorni di distanza da una tentata aggressione fisica in sala rossa, sconcerta la totale inconsapevolezza mostrata dal presidente che, nel non voler giudicare la gravità dei suoi gesti, conferma quanto l'attuale conduzione sia totalmente parziale e priva della necessaria sensibilità istituzionale per garantire il lavoro delle consigliere e dei consiglieri comunali di minoranza". La nota non è stata sottoscritta da Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione.
    "Auspichiamo che in aula vi sia una presa d'atto da parte di Cassibba sul fatto che quanto accaduto richieda da parte sua un passo indietro rispetto al suo incarico, nella consapevolezza di non poter più essere garante del rispetto di tutte le consigliere e di tutti i consiglieri", conclude la nota.
   

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