Sono ormai 103 le attività
commerciali che possono fregiarsi del titolo di botteghe
storiche a Genova nonostante l'avanzata della grande
distribuzione organizzata sempre più presente in città sotto
forma di supermercati e centri commerciali. A lanciare un grido
d'allarme è Confcommercio con il suo presidente Alessandro Cavo.
"Noi pensiamo che il modello da sviluppare sia quello della
rigenerazione urbana sostenibile. Un tempo si diceva 'costruire
sul costruito'. - commenta Cavo - Recuperiamo, restauriamo,
ristrutturiamo la nostra magnifica città valorizzando quello che
è uno straordinario centro commerciale naturale all'aperto come
il centro storico perché la nostra è una città policentrica e
dimentichiamoci per favore nuovo cemento, nuove aperture di GDO
che certo non sono quello che ci si aspetta da una città bella
come Genova".
Le nuove aperture della grande distribuzione hanno
interessato in partiolare alcune zone come "Sampierdarena, uno
scandalo davanti ai nostri occhi dopo l'apertura di Fiumara in
cui purtroppo il commercio è stato messo veramente in una
situazione di difficoltà estrema. - denuncia Cavo - Non vorremmo
che con l'apertura della nuova grande struttura non solo food di
Sestri Ponente (Esselunga, ndr), Sestri Ponente avesse lo stesso
destino ma purtroppo anche i quartieri limitrofi perché sono
strutture killer di interi quartieri, anche quelli adiacenti.
Noi crediamo nel commercio di vicinato".
Sulla stessa linea d'onda la Camera di Commercio con il
segretario generale Maurizio Caviglia. "Basti ricordare che
quando abbiamo fatto la campagna l'abbiamo chiamata 'sottocasa'.
- ricorda - Il motivo è semplice: secondo noi l'offerta delle
piccole imprese che sono sotto casa è un'offerta che garantisce
a tutti non solo la qualità del prodotto, ma garantisce la vita
dei nostri centri: l'illuminazione, le strade, le vetrine aperte
che secondo noi sono prioritarie. Noi puntiamo sul compra sotto
casa".
Botteghe il cui valore viene sottolineato anche
dall'assessore comunale al Commercio Paola Bordilli: "botteghe
che resistono grazie sicuramente alla loro storia, che resistono
grazie anche a quei servizi che hanno saputo far diventare
sempre più fondamentali per la loro clientela".
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