Sergio Frisinghelli, l'artigiano e
giardiniere che ad agosto 2023 ha ucciso il suo vicino di casa
Alessio Grana a Santa Margherita Ligure (Genova), ha agito "per
legittima difesa" reagendo "a una aggressione ingiusta". Lo
scrive il giudice Angela Nutini nelle motivazioni della sentenza
di condanna a due anni e 20 giorni per eccesso colposo in
omicidio colposo. Una sentenza che aveva soddisfatto i legali
del giardiniere, gli avvocati Claudio Zadra e Nadia Solari.
"Ciò che difetta - continua il giudice - è, tuttavia, la
proporzione tra la difesa e l'offesa perché, se è vero che
l'aggressione con il bastone ed il ferro, giustificava anche il
ricorso al coltello, è certo che esso non andasse direzionato
verso un organo vitale, poiché non emerge che con l'anima del
mattarello, per quanto in ferro, Grana fosse in grado di privare
Frisinghelli della vita".
L'omicidio era maturato dopo mesi di cattivi rapporti tra
Grana e i condomini, i quali lo avrebbero segnalato più volte
alle forze dell'ordine e ai Servizi sociali. La vittima non
aveva un lavoro stabile ed era conosciuto in paese come
"aggressivo e prepotente". Quella sera, Grana avrebbe prima
aggredito verbalmente il vicino e la figlia, poi avrebbe
picchiato contro la loro porta di casa. Frisinghelli aveva
aperto l'uscio e il suo vicino lo aveva colpito con un pezzo di
legno. A quel punto l'aggredito aveva afferrato da un ripiano
accanto la porta un coltello e aveva colpito Grana. Era stato
lui stesso a chiamare i carabinieri. "Non può, conclusivamente,
ritenersi che l'imputato abbia volontariamente contribuito al
verificarsi della situazione offensiva per il solo fatto di aver
aperto la porta di casa" prosegue il giudice. Infine, secondo la
gup non vi fu una volontà di uccidere per questo ha derubricato
il reato in omicidio colposo.
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