Ai tanti riconoscimenti speciali
che arricchiscono il "bottino" dei finalisti del Premio
Paganini, da ieri se ne è aggiunto uno nuovo e originale, il
"Premio Speciale Hotel Bristol Palace - Duetorrihotels
Collection", che sarà assegnato alla migliore esecuzione
cameristica della prossima edizione del concorso.
La manifestazione si terrà il prossimo ottobre e ieri, nella
Sala Paganini dell'Hotel Bristol, è stata annunziata questa
nuova collaborazione. All'incontro coordinato dal direttore
dell'Hotel Giovanni Ferrando sono intervenuti Marco Bucci nella
sua nuova veste di governatore, Barbara Grosso, delegata dal
Comune e poi il vertice del Premio, ovvero il presidente
Giovanni Panebianco e il direttore artistico Nicola Bruzzo. Il
folto pubblico ha potuto anche ascoltare brillanti esecuzioni
musicali da parte della violinista Jingzhi Zhang, secondo Premio
all'ultima edizione del Concorso.
L'incontro ha costituito anche l'occasione per dare qualche
prima informazione sulla prossima edizione, non solo attraverso
un sintetico filmato proiettato in apertura, ma anche da parte
del direttore artistico che ha voluto sottolineare la volontà di
rinnovare il programma della manifestazione. In effetti il bando
riserva alcune sorprese.
Le prove saranno quattro. Le innovazioni si ritrovano nella
seconda e terza prova. Nella seconda i candidati dovranno
presentare il programma in un tempo massimo di cinque minuti:
curioso, anche perché una parte del programma è in pratica
obbligato: un pezzo fra quattro di Paganini, una Sonata di
Schumann e infine uno o più lavori tratti non solo dal
repertorio violinistico di tutti i tempi ma anche trascrizioni
di pagine per altri strumenti. La terza prova invece è del tutto
nuova. I sei candidati rimasti dovranno partecipare a una
esecuzione cameristica accompagnati da "importanti ensemble",
recita il bando. Essere buoni esecutori in campo cameristico è
importante, ma un quartetto o un quintetto sono effettivamente
tali dopo tante prove, tante esperienze insieme perché ci si
deve abituare a suonare, respirare, pensare tutti nello stesso
modo. Poche prove consentiranno sì di fare tutte le note ma
certo non di dimostrare un autentico talento cameristico anche
perché inserendosi in un contesto collaudato i giovani
concorrenti dovranno forzatamente attenersi alle idee dei
partner e non imporre le proprie. I tre violinisti ammessi alle
finali, dovranno poi eseguire uno dei concerti di Paganini e un
altro a scelta nel grande repertorio concertistico.
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