Nessun discorso di commiato,
nell'ultimo consiglio comunale da sindaco. "Perché ci ho provato
- ha detto Marco Bucci - ma arrivavo alla terza riga e mi
commuovevo". D solo presidente della Regione Liguria. Durante la
seduta di oggi il voto della delibera che sancisce
l'incompatibilità fra le due cariche e quindi la decadenza del
primo cittadino. "Certamente lasciamo un Comune di Genova
migliore da quello che avevamo trovato, lo stato d'animo è un
po' di dispiacere ma l'impegno al servizio civile aumenta, e
sono sicuro di lasciare l'amministrazione in buone mani", ha
detto ai giornalisti prima di scendere in aula rossa. Le mani
sono quelle del suo vicesindaco, Pietro Piciocchi, che da oggi è
ufficialmente "vicesindaco reggente" e che, al momento, è anche
il candidato del centrodestra alle prossime comunali. "Ora come
ora si andrà avanti in quest'ottica", ha detto Bucci. Durante la
seduta di oggi, dopo la votazione della delibera, Bucci dovrà
lasciare l'aula. Piciocchi, assumendo i nuovi poteri, dovrebbe
assegnare subito le cariche ai due nuovi assessori che, salvo
dietro front, dovrebbero essere entrambi "esterni": Enrico
Costa, figura centrale nell'ambito del sociale cittadino, che
prenderebbe in mano le deleghe di Matteo Campora, eletto in
Regione, e Ferdinando De Fornari, dirigente comunale neo
pensionato, che si occuperebbe di lavori pubblici e attuazione
del Pnrr. Nell'ambito di un rimpasto di deleghe la Cultura
dovrebbe andare all'assessora Lorenza Rosso.
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