La struttura commissariale di
Governo per lo scolmatore del torrente Bisagno a Genova ha
inviato al Consorzio Research incaricato di realizzare l'opera
una lettera di contestazione del ritardo nell'arrivo della talpa
meccanizzata a Genova che ha determinato "intollerabili disagi
alla corretta esecuzione del progetto e che determinerà
l'applicazione della penale". La lettera è stata firmata
dall'assessore alla Difesa del suolo della Regione Liguria
Giacomo Raul Giampedrone quale soggetto attuatore della
struttura regionale.
A fronte dell'iniziale previsione dell'arrivo della talpa a
Genova entro metà gennaio il consorzio ha comunicato lo sbarco
sotto alla Lanterna il 9 febbraio a bordo della nave partita il
21 novembre scorso dal porto di Shanghai in Cina.
Nella lettera si evidenzia la "criticità del ritardo", su cui
hanno inciso fortemente anche le due interdittive antimafia a
carico del Consorzio, esortando l'appaltatore "ad adottare ogni
misura utile a consentire la fornitura del macchinario in
cantiere nel più breve tempo possibile, ivi inclusa la modifica
della rotta di navigazione attuata dal trasportatore per
anticipare lo sbarco a Genova".
Nel documento si intima all'appaltatore di "fornire entro e
non oltre il 15 gennaio un formale aggiornamento e impegno"
relativamente ad alcune precise scadenze: conferma della data di
arrivo della nave nel porto di Genova, data di completamento
scarico del materiale in banchina, data di inizio e fine
trasporto del materiale in cantiere, data di inizio e fine
montaggio della Tbm e data di avvio della macchina.
Insieme alla talpa arriveranno a Genova dalla Cina anche 12
tecnici della ditta costruttrice che supervisioneranno per
alcuni mesi le fasi sia di montaggio sia di messa in funzione
per lo scavo meccanizzato.
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