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Tangenti per appalti a Imperia, dieci patteggiamenti

Tangenti per appalti a Imperia, dieci patteggiamenti

Tra cui l'ex sindaco di Aurigo e un imprenditore

IMPERIA, 10 gennaio 2025, 15:49

Redazione ANSA

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A due anni e mezzo dall'arresto in flagranza di reato per corruzione si è chiuso stamani al tribunale di Imperia con il patteggiamento dei principali imputati il processo sulle tangenti negli appalti in alcuni Comuni dell'imperiese. Nell'udienza preliminare davanti al gup Massimiliano Botti sono stati dieci i patteggiamenti, due le assoluzioni e un rinvio a giudizio.
    L'inchiesta partita nel giugno del 2022 portò in carcere i due principali imputati: l'ex sindaco di Aurigo Luigino Dellerba sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri mentre riceveva una mazzetta di duemila euro dall'imprenditore Vincenzo Speranza della Edilcantieri Costruzioni srl in cambio di lavori pubblici.
    I due imputati oggi hanno patteggiato rispettivamente 2 anni e 2 anni e 6 mesi di reclusione, che sconteranno entrambi tramite lavori di pubblica utilità.
    Nel mirino degli inquirenti in particolare c'era l'aggiudicazione dell'appalto per la messa in sicurezza dell'area a rischio dissesto idrogeologico tra Rio Banco, Rio Funtanetta e via Piave ad Aurigo: lavori per 282mila euro affidati alla Edilcantieri Costruzioni di Speranza.
    Un secondo ramo dell'inchiesta aveva esteso le indagini anche all'ufficio tecnico del Comune di Castel Vittorio in val Nervia.
    In questo caso a finire nei guai furono nuovamente i fratelli Gaetano (2 anni) e Vincenzo Speranza, Fabrizio Rosa (rinviato a giudizio il 4 marzo 2025), responsabile ufficio lavori pubblici del Comune di Castel Vittorio, nonché rup per la procedura negoziata inerente l'affidamento dei lavori pubblici ed Enzo Macrì (assolto), amministratore unico della ditta Edilmac costruzioni srl.
    Il terzo filone dell'inchiesta riguarda una presunta combine tra l'imprenditore Vincenzo Speranza e il geometra del Comune di Imperia Marino Masi (2 anni). Secondo l'accusa Speranza e il geometra si erano accordati per dissimulare la reale entità dei lavori di manutenzione, affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri, presso il cimitero di Oneglia.
   

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