Una lettera anonima nella quale è
scritto che l'incidente avvenuto nel terminal Psa e costato la
vita a Battista Macciò sarebbe la conseguenza di una lite
avvenuta poco prima, è arrivata in procura nei giorni scorsi.
Gli investigatori però non hanno trovato alcun riscontro su
dissapori tra l'investitore Patrizio Randazzo e il collega che è
rimasto ferito quella notte.
Nella missiva l'anonimo afferma che Randazzo avrebbe
indirizzato la ralla di proposito contro il mezzo fermo e che
Macciò sarebbe stata una vittima 'involontaria'.
L'anonimo
descrive poi Randazzo come una persona violenta che avrebbe già
in passato aggredito altri colleghi.
Anche il ferito aveva confermato in procura che non c'era
stata alcuna lite con Randazzo.
Oltre al camallo (difeso dagli
avvocati Paolo Scovazzi e Federico Ricci) sono indagate altre
sei persone, tra cui il console della Culmv Antonio Benvenuti e
vertici e membri del Psa (assistiti dagli avvocati Paolo Costa e
Pietro Bogliolo). Per il primo potrebbero esserci profili di
omessi controlli sui propri dipendenti mentre per gli altri si
potrebbe profilare una omissione dei controlli sullo svolgimento
delle manovre nei piazzali del terminal.
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