La tartaruga d'acqua dolce
europea e la sua sottospecie ligure sono sotto attacco da parte
delle 'cugine' americane, vendute come 'animale da compagnia'.
In loro soccorso e' arrivata anche l'Unione europea, che
cofinanziando il progetto Lifeemys prosegue il lavoro di
conservazione e reinserimento della specie di tartaruga palustre
(Emys orbicularis ingauna) presente solo in Liguria, coordinato
da Costa Edutainment, la societa' che gestisce l'Acquario di
Genova, in collaborazione con Arpal, Parco Montemarcello-Magra,
Zoo di Pistoia e Universita' di Genova.
Il progetto Lifeemys e' riuscito a liberare nella propria
area di origine di Albenga delle testuggini palustri locali, una
settantina di esemplari l'anno scorso e una quarantina
quest'anno, un'attivita' affiancata da quella di 'bonifica'
dalle specie 'straniere' raccolte nell'area di Albenga e del
Parco Montemarcello-Magra.
"Il problema e' che tanto lavoro non serve a nulla se poi chi
compra in negozio le tartarughe d'acqua dolce americane, che da
adulte possono arrivare a un chilo e mezzo di peso, sono
aggressive e poco facili da gestire, poi le abbandona in natura"
spiega Claudia Gili, coordinatrice di Lifeemys e direttore
scientifico di Costa Edutainment. "La diffusione sul territorio
della specie americana di testuggine d'acqua dolce e' un
problema a livello nazionale ed europeo" conferma Piero
Genovesi, esperto dell'Ispra.
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