La Mercedes e Lewis Hamilton tornano alla vittoria nel tempio della velocità, la pista di Monza, che premia solo i veri campioni. Uno di loro è l'inglese, che approfitta di un grossolano errore del compagno Nico Rosberg per strappargli il successo e riaprire la sfida Mondiale. Un asso è di sicuro anche Fernando Alonso, ma la Ferrari lo ha lasciato a piedi a metà gara, risparmiandogli peraltro di proseguire una gara da bandiera bianca. Il pubblico di Monza non tradisce però la sempre più deludente Rossa - "non si vince dal 2008", sottolinea il n.1 Fiat Sergio Marchionne - accontentandosi del nono posto di Kimi Raikkonen e spellandosi le mani sotto il podio per l'ex ferrarista Felipe Massa, tornato pimpante con la Williams. Le Ferrari, ancora una volta, hanno fatto svanire le speranze sollevate venerdì, come peraltro avevano ampiamente annunciato i due piloti e la gara lineare non ha consentito neanche di contare su qualche episodio favorevole. Anzi, a dire il vero un regalo è arrivato: Kevin Magnussen è stato penalizzato per aver disturbato irregolarmente con la sua McLaren l'arrembante Bottas e per questo Raikkonen è stato "promosso" dal decimo al nono posto. Il vero colpo di scena è stato però il ritiro di Alonso al 29/o giro per un problema tecnico. Era dalla Malesia 2010 che lo spagnolo non restava a piedi, ben 86 gare, un record. "E' amaro fermarsi a bordo pista proprio qui", ha detto lo spagnolo, ma "in queste condizioni tra arrivare sesto, nono o ritirarsi non c'è tanta differenza". Evidente lo scoramento, la sensazione di impotenza del pilota, che comunque ribadisce di voler restare. Partito settimo in griglia, al momento del ritiro a metà gara sempre settimo era, mentre intorno capitava di tutto. A via, Rosberg ha bruciato tutti, seguito da Massa e Magnussen, mentre Hamilton dalla pole è scivolato al quarto, Bottas è finito decimo e Ricciardo, per un errore alla chicane, ancora più indietro. L'inglese, il finlandese della Williams e l'australiano, vincitore delle ultime due gare, hanno subito preso il coltello tra i denti, preparando la riscossa. Favorito dalla superiorità della Mercedes, un secondo più veloci al giro di tutte le altre, Hamilton in pochi giri ha superato Magnussen e Massa mettendosi all'inseguimento di Rosberg. Fallito il sorpasso al pit stop, l'ex campione del mondo ha approfittato di un clamoroso errore in frenata del tedesco alla prima variante, per superarlo e involarsi verso la vittoria. Ora tra i due ci sono 22 punti di differenza a favore di Rosberg, mentre il clima tra i due dopo le vicende di Spa resta quantomeno gelido. Mentre Massa "controllava" da lontano i due leader, stabile al terzo posto, il suo compagno Bottas ha ribadito le sue qualità (e oggi Frank Williams li ha entrambi confermati) risalendo fino al quarto posto. Meno rispetto per il più titolato compagno ha avuto Daniel Ricciardo, che ha sorpassato Vettel nel finale strappandogli il quinto posto. Il Gp di Monza sembra dire che qualcosa, magari presto, cambierà in molti team.
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