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Ambasciatore cinese, così costruiremo la Nuova Via della Seta

Cina

Ambasciatore cinese, così costruiremo la Nuova Via della Seta

"Creerà una comunità di tre miliardi di persone e 18 Paesi"

ROMA, 30 ottobre 2014, 20:37

Eloisa Gallinaro

ANSACheck

Ambasciatore cinese, così costruiremo la Nuova Via della Seta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ambasciatore cinese, così costruiremo la Nuova Via della Seta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ambasciatore cinese, così costruiremo la Nuova Via della Seta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una rete integrata e ininterrotta di collegamenti che da Pechino, attraverso i Paesi dell'Asia centrale, arriva a Istanbul e poi a Berlino per facilitare scambi commerciali, culturali e sviluppo sociale: la storia è antica, il progetto nuovo e ambizioso. E' la "Nuova Via della Seta" che la Cina vuole costruire per avvicinare Europa e Asia. "Tre miliardi di persone e 18 Paesi coinvolti attorno al più lungo corridoio economico del mondo che sarà anche quello con più potenzialità" - spiega in un'intervista all'ANSA l'ambasciatore cinese a Roma, Li Ruiyu - e che punta "a creare una comunità attraverso la connettività dei trasporti, delle monete, della cultura, che elimini le barriere e generi vantaggi per tutti" con il comune denominatore "dell'amicizia e della reciproca conoscenza tra i popoli". Il progetto evoca le fascinose carovane del passato cariche di spezie e stoffe preziose ma la Cina, seconda potenza economica del mondo, guarda concretamente al futuro.

Collegamenti aerei, marittimi e via terra con una "grande ferrovia che dall'Oceano Pacifico arriva al mar Baltico" serviranno a rendere più veloci e più economici i trasporti merci: un progetto a lungo termine che "richiede una cooperazione duratura" nella comunità internazionale e un "serio dialogo politico" per "prendere decisioni strategiche" mirate allo "sviluppo di tutti i Paesi lungo la Nuova Via della Seta". Ma l'ambasciatore è "fiducioso" che "con gli sforzi comuni di tutti" il progetto "sarà un successo" e anche un'opportunità per moltissime imprese nel mondo, comprese quelle italiane. "L'Italia può svolgere un ruolo importante nella costruzione della Nuova Via della Seta", sottolinea Li Ruiyu, che ricorda anche l'Expo 2015, "piattaforma ottima per rafforzare la cooperazione economica" che il governo di Pechino "sostiene fermamente".

La presenza cinese sarà massiccia. Tre grandi padiglioni dove saranno presenti, tra l'altro, le più importanti realtà imprenditoriali e territoriali della Cina. Un milione e mezzo di turisti in arrivo da Pechino e dintorni con 500 mila biglietti già venduti. E delegazioni di "alto livello istituzionale per la cerimonia di inaugurazione". "Le opportunità di cooperazione con la controparte italiana" sono molte. Da Milano, l'anno prossimo, potrebbero partire davvero le prove generali della Via della Seta del futuro.

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