In 16 anni di attività ha accolto
21.182 ospiti feriti, debilitati e malconci e più della metà
sono stati curati, rimessi in forma e poi liberati. Ma ora ad
aver bisogno di aiuto è proprio il Cras, il Centro recupero
animali selvatici del Wwf a Valpredina, a Cenate Sopra, in
provincia di Bergamo: il pericolo di chiusura è concreto.
A fine mese, se non verranno rinnovate le convenzioni con le
province, causa il riordino delle competenze, il Cras sarà
costretto a chiudere i battenti. "La struttura - spiega il
responsabile del Cras Matteo Mauri -, oltre a fornire risposte
immediate e qualificate ai cittadini sul ritrovamento della
fauna selvatica, con le proprie attrezzature sanitarie e
chirurgiche sottopone a interventi e cure specifiche gli animali
selvatici autoctoni, ma queste attività non sono più sostenibili
per un'associazione ambientale senza un contributo pubblico".
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