L'ex 're dei paparazzi' Fabrizio
Corona può continuare a scontare il cumulo di pene residuo, poco
più di 5 anni, in affidamento in prova ai servizi sociali. E'
l'effetto pratico della decisione del gip di Milano Ambrogio
Moccia che ha riconosciuto all'ex agente fotografico, difeso dai
legali Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, la continuazione tra
i reati di estorsione, tentata estorsione e bancarotta per i
quali è stato condannato in via definitiva.
Il giudice, che ha accolto la richiesta del pm Paola
Biondolillo, non ha, invece, dato l'ok alla continuazione tra i
tre reati e la corruzione (ha corrotto una guardia
penitenziaria) e così la pena residua è aumentata di circa 8
mesi rispetto al precedente calcolo sul cumulo pene. Un aumento
che, però, mantiene la pena residua (4 anni e 5 mesi più i
'nuovi' 8 mesi) sotto i 6 anni e, dunque, permette a Corona di
proseguire con l'affidamento in prova ai servizi sociali.
Altrimenti Corona avrebbe dovuto tornare in carcere per scontare
la pena.
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