(di Francesca Brunati)
Perquisizioni e sequestri nelle sedi milanesi di Live Nation Italia e Vivo Concerti e i loro vertici o ex vertici tra gli indagati per truffa. Sono questi gli sviluppi dell'inchiesta coordinata dal pm di Milano Adriano Scudieri con al centro presunte irregolarità nella vendita on line e a prezzi maggiorati dei biglietti di concerti nel secondary ticketing. Le indagini, suddivise in due filoni, hanno portato questa mattina gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza a far 'visita' nelle sedi milanesi delle due società che organizzano eventi musicali dei maggiori artisti nazionali e internazionali e a consegnare un contestuale avviso di garanzia per truffa a Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation e a Corrado Rizzotto ex numero uno di Vivo Concerti e ora amministratore di Indipendente Concert.
Il primo filone di inchiesta, che vede nello specifico ipotizzati a carico di ignoti i reati di truffa informatica e sostituzione di persona, punta a individuare coloro che, tramite anche speciali software e con falsi profili e falsi dati, aggirerebbero il meccanismo di limitazione della vendita online dei biglietti a prezzi 'normali' e di cui ha l'esclusiva TicketOne (una persona ne può comprare da 4 a 6), acquistandoli così in blocco di migliaia e migliaia. Tali biglietti vengono venduti sui siti web di bagarinaggio a costi lievitati fino, come è capitato, a sfiorare i mille euro. Siti coinvolti nell'inchiesta e su cui si stanno facendo accertamenti per verificare se siano state commesse davvero irregolarità.
Il secondo filone dell'indagine, che ha preso spunto anche dai due servizi delle Iene andati in onda ieri e la scorsa settimana, riguarda il sistema di commercializzazione. Al centro c'è la sospetta vendita diretta di un pacchetto, anche consistente, di biglietti da parte di Live Nation Italia e Vivo Concerti sempre ai siti di secondary ticketing e sempre per la rivendita a prezzi più alti. Biglietti che spetterebbero però a TiketOne. In questo caso, come è stato dimostrato dal programma tv, ci sarebbero anche delle fatture vere e proprie. Per questo De Luca, Rizzotto e altre persone, sono indagate per truffa e non è escluso che presto siano convocati dal pm Scudieri.
A portare all'apertura del fascicolo, che riguarda principalmente il concerto dello scorso luglio di Bruce Springsteen e quelli in programma il prossimo luglio dei Coldplay a Milano, è stata la denuncia di Barley Arts e del suo promoter Claudio Trotta che lo scorso febbraio si erano scagliati contro il fenomeno - di cui si sta occupando anche l'Antitrust - del 'secondary ticketing'. Fenomeno che l'impresario di origini libiche ha definito "penoso". Live Nation, ha fatto sapere in una nota, di essere "sicura della correttezza del proprio operato" e ha ricordato di aver "mostrato la massima collaborazione e trasparenza nei confronti degli organi competenti". Inoltre "esprime la propria totale fiducia nella magistratura e la massima solidarietà nei confronti dell'amministratore delegato della sede italiana, che darà tutti gli approfondimenti del caso presso le sedi preposte, non appena sarà chiamato in causa".
Dell'operazione di oggi delle Fiamme Gialle e della Procura il Codacons ha parlato di "passo importante della magistratura" e ha annunciato, qualora dall'inchiesta dovessero emergere illeciti, che si farà promotore di una class action a cui tutti i fan e gli amati della musica potranno aderire. Infine Trotta, che con i suoi legali sta verificando se esistono i "presupposti per una azione giudiziale collettiva" e una causa per concorrenza sleale nei confronti di Live Nation Italia, in una lettera aperta, ha assicurato le sue dimissioni da Assomusica qualora l'associazione non prenda provvedimenti "contro queste pratiche cancerogene, dannose per i nostri consumatori, i nostri lavoratori ed i nostri artisti".
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