ßß È tornato per il secondo anno consecutivo alla Scala il 'Lago dei cigni' nella ricostruzione filologica di Alexei Ratmansky, che ha riportato in vita la coreografia di Petipa e Ivanov.
Il classico dei classici, insomma, sulle note di Cajkovskij, che sarà in scena fino al 21 luglio, e al pubblico è piaciuto tanto da meritare otto minuti di applausi.
ßß "Sarebbe considerato un crimine modificare passi di
Balanchine o Fokine, quasi contemporaneo di Petipa:
eppure con Petipa è la norma, anche se molte aggiunte sono
spettacolari", aveva spiegato Ratmansky. Si abbandonano allora
le figurazioni acrobatiche in favore di tecniche e mode
dell'epoca, ma cambiano anche parti come quella del mago
Rothbart (Mick Zeni alla prima, ruolo solo mimico) e
abbellimenti.
ßß Come l'anno scorso a dirigere l'orchestra è Michail Jurowsk,
applaudito con tutto il cast a partire dai ruoli principali:
Nicoletta Manni come Odette/Odile, Timofej Andrijashenko come
Siegfried e Mick Zeni nel ruolo di Rothbart.
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