La sete che viene poco prima di
andare a dormire potrebbe essere 'colpa' del nostro orologio
biologico. A ipotizzarlo è uno studio pubblicato su Nature, e
riportato da In a Bottle (www.inabottle.it), secondo cui "i
ritmi circadiani stimolerebbero preventivamente i neuroni della
sete per prevenire un'eventuale, successiva disidratazione nelle
ore notturne". I ricercatori della McGill University di Montréal
hanno studiato nei topi il nucleo soprachiasmatico. E hanno
visto che stimolare questa regione del cervello fa rilasciare
vasopressina, un neurotrasmettitore che mantiene costante il
volume del sangue. "Ulteriori ricerche hanno poi stabilito che
attiva i neuroni della sete, spingendo i topi a idratarsi prima
di dormire". L'orologio biologico, concludono gli esperti, "è in
grado di prevedere quando inizierà il sonno e di spingere il
cervello ad attrezzarsi per evitare la disidratazione nelle ore
notturne.
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