Dalle 13 di giovedì le ricerche non si sono mai fermate ma Iuschra Gazi, 12enne straniera affetta da autismo sembra scomparsa nel nulla. Vestita con una maglia gialla a fiori e dei pantaloni neri è svanita dopo una curva lungo un sentiero nei boschi di Serle, in provincia di Brescia. La gita sull'altopiano di Cariadeghe, una zona carsica di 516 ettari, si è trasformata in un incubo per la ragazzina che era stata affidata agli operatori della Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabili ed era in gita con altri ragazzi diversamente abili. Il Grest, come si chiama il periodo con un gruppo ricreativo, per lei era cominciato nove giorni fa. Il gruppo era composto da sette operatori, sei volontari e 14 minorenni disabili. Tutti gli adulti sono stati ascoltati dai carabinieri di Brescia che coordinano le indagini.
"L'ho vista, mi è venuta incontro ma quando il cane ha abbaiato si è allontanata correndo", ha raccontato un residente di Serle. Il timore è che la bambina possa essere caduta in una delle tante doline, dei buchi nel terreno, profonde anche 40 metri. Sono inoltre 22 i chilometri di grotte alle quali si può accedere da settanta punti diversi. "Abbiamo deciso che le ricerche proseguiranno per 72 ore", ha spiegato il prefetto di Brescia Annunziato Vardè al termine di un incontro con i soccorritori che stanno cercando la bambina. "Aumentiamo il numero degli speleologi che da dieci diventeranno trenta perché c'è il rischio che la bambina sia finita in uno delle tante gole o dei tanti buchi che sono presenti in questa zona carsica", ha aggiunto. Per tutta la notte scorsa e per le prime ore del giorno un elicottero dell'Aeronautica militare e alcuni droni hanno sorvolato i boschi di Serle utilizzando telecamere con sensori termici, ma la bambina non è stata identificata. "Non era mai successo che si allontanasse", ha raccontato il padre che da ieri sta partecipando alle ricerche. Iuschra è la prima di quattro figli e oltre a lei anche un fratello è affetto da autismo. L'uomo ha anche registrato un messaggio che i soccorritori diffondono durante le ricerche con la speranza che sentendo la voce del genitore la 12enne possa farsi vedere. "Può essere aggressiva, ma anche chiudersi in se stessa, se non conosce le persone", ha spiegato la neuropsichiatra che da tempo segue la giovanissima straniera.
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