Dopo lo 'sciopero dei banchi' dei
giorni scorsi, sono tornati quasi tutti a scuola i circa 130
bambini extracomunitari che a Lodi erano rimasti a casa per la
protesta dei genitori contro le modifiche del regolamento per
l'accesso alle tariffe agevolate per mense e scuola-bus. Le
nuove regole chiedono alle famiglie extraUe di produrre, anche
in caso di assenza di redditi o beni immobili o mobili
registrati all'estero, una certificazione fornita dalle
competenti autorità dei Paesi di origine poi tradotta in
italiano.
Come spiega Stefano Caserini, all'opposizione in consiglio
comunale con il suo schieramento 110&Lodi: "Il problema è che
molti di loro, non potendo accedere alla mensa perché giudicata
dai loro genitori troppo cara visto che in assenza di quel
certificato non posso accedere a agevolazioni, si sono recati
alle lezioni con i panini e quindi ora, nell'orario di mensa,
c'è chi può avere i piatti e chi invece si alimenterà
diversamente. Una cosa per noi inaccettabile".
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