Il freddo invernale è una delle
cause della disidratazione: a confermarlo è Elisabetta Bernardi,
specialista in Scienza dell'Alimentazione e membro dell'
Osservatorio Sanpellegrino, secondo cui "diversi fattori possono
aumentare il rischio di ipoidratazione, come una diuresi
maggiore indotta dal freddo, un ridotto senso della sete e il
sudore provocato da un eccessivo aumento della respirazione con
l'esposizione al freddo e all'alta quota".
Il consiglio è di non aspettare di aver sete per bere, "ma di
farlo costantemente lungo l'intera giornata. Un gesto semplice
ma fondamentale, a maggior ragione per anziani e bambini". Non
sottovalutare la disidratazione invernale "può aiutare a evitare
sintomi come secchezza della bocca, sonnolenza, affaticamento,
mal di testa, stitichezza, vertigini, che nella forma più grave
diventano estrema sete, forte sonnolenza nei neonati e nei
bambini, irritabilità e confusione negli adulti, occhi infossati
e una sensazione di svenimento quando ci si alza velocemente".
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