Sono stati rinviati a giudizio 20
esponenti di estrema destra che sette anni fa, a Milano, fecero
saluti romani ed esibirono croci celtiche durante un corteo di 4
ore, e a cui parteciparono 700 persone, per commemorare lo
studente Sergio Ramelli e l'avvocato Enrico Pedenovi, uccisi
negli anni '70, e Carlo Borsani militare e stretto collaboratore
di Mussolini ucciso nell'aprile del 1945.
Lo ha deciso il gup Anna Calabi accogliendo la richiesta di
processo del pm Piero Basilone, che ha contestato ai 20 imputati
l'articolo 5 della legge Scelba, che punisce le "manifestazioni
fasciste", e l'articolo 2 della legge Mancino che punisce
organizzazioni, associazioni, movimenti che incitano "alla
discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici,
nazionali o religiosi". Una decisione quella del gup, che ha
fissato l'inizio del processo per il 5 aprile.
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