La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato l'ergastolo con isolamento diurno per tre anni per Osman Matammud, il 23enne somalo che risponde di almeno 13 omicidi e di una serie di stupri e torture a decine di migranti segregati nel campo libico di Bani Whalid tra il 2015 e il 2016. I giudici hanno accolto la richiesta del sostituto pg Galileo Proietto e hanno disposto risarcimenti 'simbolici', per un totale di qualche decina di migliaia di euro, nei confronti di 9 vittime, suoi connazionali, e l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione.
Il somalo, dopo la lettura del dispositivo, ha detto di essere "sconvolto" e ha proclamato la sua innocenza ripetendo quanto detto stamane durante le dichiarazioni spontanee. Il suo difensore, Giancarlo Rossi, ha annunciato il ricorso in Cassazione dopo la lettura delle motivazioni che saranno pronte in 90 giorni. Se sarà necessario, ha aggiunto il legale, "andremo davanti alla corte Europea dei diritti dell'uomo".
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