Sono una decina i nuovi indagati che si aggiungono ai 95 già finiti sotto inchiesta nell'ambito dell'indagine della Dda milanese su un vasto sistema corruttivo in Lombardia che lo scorso 7 maggio ha portato a eseguire 43 misure cautelari, tra cui 12 in carcere e 16 ai domiciliari.
Dai giorni successivi alla raffica di arresti, i pm Adriano Scudieri, Silvia Bonardi, Luigi Forno e l'aggiunto Alessandra Dolci hanno sentito parecchi imprenditori e professionisti che hanno deciso di collaborare e anche alcuni degli arrestati che con le loro ammissioni hanno portato ad allagare le indagini e alle nuove iscrizioni che quindi si aggirano, secondo quanto riferito, attorno a quota 105.
Dopo l'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi e il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, tra gli ultimi in ordine di tempo ad essere iscritti figura Paolo Orrigoni, amministratore delegato del gruppo Tigos tirato in ballo dall'imprenditore Pietro Tonetti, ai domiciliari, interrogato due giorni fa dal pm Furno, in un filone delle indagini che riguarda i supermercati.
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