"Ero terrorizzata perché mi ero
resa conto che lui era molto più forte di me fisicamente, ed era
alto un metro e 80". Sono le parole della liceale aggredita
nella notte tra sabato e domenica da un ivoriano di 32 anni, con
un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ora in cella, il
quale non molto lontano dalla Fondazione Prada dopo averla
buttata per terra ha tentato di violentarla e le ha poi rubato
il cellulare. Cellulare che fino a quel momento era acceso
poiché la 18enne, che si era persa, aveva chiesto aiuto ad una
amica la quale ha sentito in diretta quel che stava accadendo
compreso le grida "lasciami stare" e "vattene".
La giovane, che si trovava in compagnia al Gecko 23, attorno
alle 2.30 aveva accompagnato due amici che stavano rincasando
per poi ritornare nel locale. Ma poiché non ritrovava la strada
ha chiamato un'amica che l'attendeva all'interno del bar. Ed è
stato proprio mentre parlava con l'amica che la 18enne, in via
Adamello, è stata aggredita dall'uomo.
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