Hanno conseguito la laurea in
Svizzera, ma il ministero della Salute "non riconosce il titolo
nonostante numerose sentenze favorevoli di Tar Lazio e Consiglio
di Stato": questa la denuncia di circa 200 fisioterapisti
italiani che chiedono di poter lavorare nel nostro Paese e il
cui legale ha presentato un atto di diffida e messa in mora nei
confronti del dicastero.
"Il Tar del Lazio, con numerose sentenze aveva già contestato
gli errori in cui era incorso il ministero della Salute, nel
ritenere non valide le lauree rilasciate in Svizzera,
confermando - scrivono i laureati in una nota - che è consentito
ad una Università dell'Unione Europea svolgere i relativi corsi
in lingua italiana sul territorio svizzero". Ma "il ministero
della Salute ha sollevato nuove obiezioni, in particolare,
riferite a presunte anomalie nella utilizzazione del titolo di
laurea presso gli Stati di origine".
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