Il direttore generale di una società municipalizzata del Comune di Castellanza (Varese), Paolo Ramolini, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di truffa aggravata ai danni di ente pubblico e peculato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip di Busto Arsizio (Varese).
Tra le accuse, quella di aver caricato sui costi aziendali i lavori di ristrutturazione di casa di sua figlia. Indagati per concorso in peculato anche una farmacista di Castellanza (Varese) e un imprenditore di Legnano (Milano).
Alla direzione della 'Csp' di Castellanza (Varese), il direttore generale arrestato stamane dai carabinieri, secondo le indagini, oltre a caricare 13 mila euro di costi per il restauro della casa della figlia alla società, avrebbe anche fatturato 50 ore lavorative mai svolte alla titolare di una farmacia del medesimo comune. La donna è ora indagata per truffa aggravata in concorso. Indagato in concorso per peculato anche un imprenditore 61enne, titolare di una ditta di infissi di Legnano, il quale avrebbe emesso alcune fatture per lavori di manutenzione relativi ad immobili di proprietà della 'Csp', quando invece sarebbero serviti a installare i serramenti nuovi in casa della figlia del dirigente.
L'indagine è partita lo scorso aprile dalla denuncia di una dipendente della municipalizzata, che si occupa dei servizi pubblici locali, tra cui servizi farmaceutici e cimiteriali, gestione e manutenzione di centri sportivi, del patrimonio immobiliare e delle mense scolastiche.
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