Affiancare i minibond al tradizionale
finanziamento bancario per sostenere lo sviluppo dell'azienda.
Così Imi Fabi, società specializzata nell'estrazione del talco,
si è avvicinata al mercato dei minibond, mettendo a segno cinque
emissioni tra il 2014-2019 per complessivi 53 milioni di euro
sul segmento professionale ExtraMot Pro di Borsa Italiana.
"La prima emissione da 7 milioni nel 2014 è stata un po' una
sfida perché la società voleva provare nuovi strumenti
finanziari, alternativi al sistema tradizionale del
finanziamento chirografario, per crescere e svilupparsi", spiega
il Cfo di Imi Fabi, Patrizia Zuppini, che considera "molto
probabile" una nuova emissione sul segmento ExtraMot Pro3,
lanciato quest'anno, perché "quando si inizia un percorso e si è
soddisfatti, la logica è di proseguire". Tra i principali
vantaggi riscontrati dall'azienda di Sondrio, a seguito della
quotazione di minibond, c'è "la visibilità", perché "fin dalla
prima emissione molti studi bancari si sono interessati"
all'azienda
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