Un cacciatore bresciano è stato
condannato a quattro mesi di arresto perché, nel giugno scorso a
Rezzato, in provincia di Brescia, era stato fermato dai
carabinieri forestali perché aveva a bordo della sua vettura
alcuni scatoloni con 320 uccelli tra tordi e cesene appena
sottratti ai nidi.
A seguito dell'apertura del procedimento, LAV (Lega
antivivisezione), rappresentata dall'avvocato Vittorio Arena del
foro di Brescia, è intervenuta come parte civile nell'iter
giudiziario e oggi il giudice ha riconosciuto colpevole il
cacciatore del reato di uccellagione condannandolo a quattro
mesi di arresto, al risarcimento della parte civile e al
pagamento delle spese processuali.
L'uomo non potrà più ottenere la licenza di caccia per i
prossimi dieci anni.
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