Acquisizioni di documenti da parte della Guardia di finanza di Milano negli uffici della Regione Lombardia nell'inchiesta in più filoni che vede al centro il Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa milanesi per la gestione di ospiti anziani e pazienti nell'emergenza Coronavirus. Intanto il Nas ha controllato 600 strutture, trovando irregolarità nel 17% dei casi.
L'acquisizione di documenti negli uffici della Regione Lombardia punta a raccogliere atti e altro materiale sulle direttive che l'amministrazione regionale e l'assessorato al Welfare hanno dato al Pio Albergo Trivulzio e alle rsa sulla gestione degli anziani e dei pazienti.
L'attività è diretta conseguenza di quella effettuata ieri al Trivulzio e poi le carte raccolte dovranno essere sottoposte alle verifiche incrociate degli investigatori. E' andata infatti avanti fino all'una e mezza della scorsa notte l'attività della finanza negli uffici del Pio Albergo Trivulzio per acquisire e sequestrare documenti, tra cui centinaia di cartelle cliniche.
I finanzieri hanno lavorato martedì per quasi 17 ore per acquisire materiale utile, tra cui anche le direttive ricevute dalla struttura e inviate dalla Regione e le comunicazioni anche informatiche.
Ora gli investigatori dovranno visionare tutti i documenti, tra cui anche quelli sui tamponi, scarsi così come le mascherine, per un'analisi che potrà durare anche alcune settimane.
Intanto, nelle altre indagini sulla strage di anziani nelle case di riposo milanesi, alcune di queste già oggetto di perquisizioni, sono stati iscritti i vertici nel registro degli indagati.
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