"Noi ucraini sappiamo come
trasformare qualsiasi tipo di sofferenza o ingiustizia in una
fonte di forza". Parola di Eugene Hutz, leader dei Gogol
Bordello, in arrivo in Italia per tre date: l'8 luglio al Beky
Bay di Bellaria - Igea Marina (Rimini), il 9 nella Piazza Grande
di Palmanova (Udine) e il 10 al Carroponte di Sesto San
Giovanni (Milano).
"Quello a cui stai assistendo in questo periodo: l'eroismo
del popolo ucraino, l'eroismo del presidente, che è stato
totalmente all'altezza dell'occasione, è strabiliante per il
mondo. È più noto agli stessi ucraini, è qualcosa - racconta
ancora il frontman della band, ucraino di nascita, il quale ha
già organizzato svariati eventi e raccolte fondi esponendosi
direttamente riguardo al conflitto - su cui possiamo sempre
contare".
I Gogol Bordello sono una macchina da concerti che si basa su
una patchanka di suoni che parte dalle melodie gitane dell'est
Europa, miscelandosi al punk e al rock, il tutto con una
strumentazione complessa e fragorosa e la presenza scenica non
indifferente di Eugene Hutz. Di origini diverse (est europee,
asiatiche) i membri della band si conoscono nelle strade di New
York durante gli anni '90, nel giro di pochi anni affinano la
loro idea musicale, la loro formula di punk gitano si presenta
al mondo con l'ep "East Infection" e poi con il loro primo disco
"Gypsy Punks: Underdog World Strike", l'album che li ha portati
alla celebrità internazionale: da allora hanno pubblicato "Super
Taranta", "Trans Continental" fino ad arrivare al loro ultimo
disco in studio "Seekers and Finders" del 2017.
In questi 15 anni hanno fatto centinaia di concerti e decine
di tour collaborando anche con artisti come Goran Bregovic e
Madonna.
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