Per la sua undicesima edizione Bookcity, la manifestazione milanese dedicata al libro e alla lettura, ha scelto come tema 'la vita ibrida', ibrida come sono i generi, ibrida come le relazioni, fra offline e online, un modo per esplorare la complessità del presente senza definizioni rigide.
E che si tratti di una esplorazione a 360 gradi si capisce già dal numero di eventi in programma dal 16 al 20 novembre: 1350 in 290 luoghi diversi, con più di tremila autori coinvolti e 890 classi di studenti.
L'apertura, al teatro Dal Verme. sarà con il norvegese Karl
Ove Knausgård, autore di sei opere autobiografiche di grande
successo, che riceverà dal sindaco Giuseppe Sala il sigillo
della città. Anteprima della manifestazione sarà il ritorno dei
Bookcity Papers, nati nel 2020 per coinvolgere gli scrittori
stranieri che non potevano arrivare a Milano. Dal nove novembre
saranno disponibili sul sito e sulla pagina Facebook della
manifestazione li dialoghi, sul tema della vita ibrida, con
scrittori di fama come il premio Pulitzer 2022 per la
letteratura Joshua
Cohen, il vincitore National Book Award 2021 Jason Mott con
Marco Bruna, o ancora il premio Strega Europeo 2021 Georgi
Gospodinov. Sempre il nove a Palazzo Reale verrà presentata
'Lettura e consumi culturali nella città di Milano', indagine a
cura di Aie, l'associazione degli editori che promuove la
manifestazione insieme all'assessorato alla Cultura del Comune
di Milano e l'associazione Bookcity (di cui fanno parte
fondazione Corriere della Sera, Fondazione Feltrinelli,
Fondazione Mauri e Fondazione Mondadori). Tante le conferme come
Bookcity per le scuole, Bookcity per il sociale (con
appuntamenti fra l'altro nelle carceri e negli ospedali), ma
anche le novità come i percorsi su alcuni temi specifici
(politiche ambientali e guerra; la Resistenza; la cura) affidati
ad alcuni intellettuali. Conclusione il 20 novembre al museo
della Scienza e della Tecnologia con un appuntamento su 'la vita
ibrida. Il valore della scienza'.
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