"La nostra richiesta è che il
Dottor Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste,
noi non neghiamo che abbia versato denaro alle persone
coinvoltre nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a
sostenere che non l'abbia fatto per finalità corrutive". Così ha
esordito il professore Franco Coppi nella sua arringa nel
processo milanese sul caso Ruby ter a carico del leader di Fi e
altre 28 persone per il caso Ruby ter. Insomma nessuna
corruzione ma solo un aiuto secondo la difesa del Cavaliere.
Le ragazze ex ospiti delle serate di Arcore "non avrebbero
mai potuto assumere la qualità di testimoni" e quindi, quando si
sono sedute sul banco dei testi nei processi Ruby 1 e 2, non
avevano la qualifica di "pubblico ufficiale" ha evidenziato,
richiamandosi all'ordinanza del Tribunale milanese del novembre
2021. I giudici del processo, infatti, a novembre 2021 con
un'ordinanza hanno dichiarato inutilizzabili tutti i verbali
delle ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false
testimonianze), perché in sostanza le giovani, secondo il
Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in
aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati, cosa non
avvenuta. "Se tutte queste promesse e versamenti di denaro
contestati - ha chiarito Coppi - sono stati fatti a persone che
non erano testimoni, che non erano pubblici ufficiali il reato
di corruzione non si integra".
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