Innovazione e continuità
generazionale come parole chiave per il futuro delle imprese
familiari di Varese e provincia. Infatti una azienda familiare
varesina su quattro ha un leader ultrasettantene e solo una su
sei ha una guida di età inferiore ai 50 anni. E' quanto è emerso
dall'incontro 'Da bonsai a baobab' organizzato a Varese da
Economy, il settimanale economico, nel quale una selezione delle
aziende della provincia di Varese hanno dibattuto sui temi dello
sviluppo e della transizione generazionale.
In materia di investimenti in innovazione gli ultimi dati del
Centro studi di Confindustria Varese dicono che nel 2022 il 43%
delle aziende del territorio ha realizzato almeno un
investimento in digitalizzazione una soglia che, secondo le
previsioni, verrà confermata anche quest'anno con una quota del
44%. In tema di sostenibilità ambientale, invece, nel 2022, il
37% delle aziende ha effettuato almeno un investimento. "Per il
2023 ci aspettiamo che a crescere siano soprattutto gli
investimenti green nelle Pmi - spiega Martina Giorgetti,
presidente gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Varese
-. Nelle realtà piccole si
passerà da una quota del 23% del 2022 ad un 30% quest'anno. Per
le medie il balzo in avanti sarà di tre punti percentuali: dal
56% al 59%". Le 3.561 aziende familiari lombarde, delle quali
parte importante è localizzata nella provincia di Varese,
generano insieme un fatturato di 319 miliardi di euro ed
impiegano 1,2 milioni di dipendenti.
"Il tema però - spiega Giovanna Gregori Consigliera delegata
di Aidaf Associazione Italiana delle Aziende Familiari - è il
dato anagrafico: più di un leader su quattro (26,7%) ha oltre 70
anni e il 27% ha un'età tra i 60 e 70 anni. Solo il 16,8% delle
aziende familiari lombarde ha un leader con meno di 50 anni,
dato che si è peraltro dimezzato nel corso degli ultimi 10 anni,
passando dal 28,2 del 2010 al 16,8% del 2020".
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