La Corte d'Appello di Milano ha
respinto le proposte di concordato, ossia una sorta di
patteggiamento in secondo grado, a pene inferiori ad un anno per
il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, e
altri imputati della sua "crew" per il caso della cosiddetta
"faida tra trapper". Una vicenda che aveva portato il 9 giugno
2022 anche al sequestro e al pestaggio di un rapper di un gruppo
rivale, Baby Touché.
Al centro del processo ci sono le accuse di lesioni e rapina
per un'aggressione in via Settala commessa dal gruppo "per
sfregio e punizione" per "mortificare" la vittima, un giovane
che faceva parte anche lui del gruppo rivale. E le lesioni ai
danni di Baby Touché, che, però, ha deciso di non sporgere
denuncia contro gli imputati e dunque era già caduta l'altra
accusa per quel fatto, ovvero il sequestro di persona. Quella di
Touché, secondo la Procura di Milano, era stata una "reticenza
per una logica di banda".
In appello il sostituto pg Massimo Gaballo e le difese (tra i
legali Niccolò Vecchioni) avevano raggiunto un accordo per pene
sotto i 12 mesi, anche per Simba, condannato in primo grado a 4
anni. Per il pg, infatti, deve cadere l'accusa di rapina. In
primo grado, lo scorso ottobre, nel processo abbreviato erano
stati condannati altri 5 imputati a pene fino a 3 anni e 8 mesi,
a seguito delle indagini del pm Francesca Crupi, condotte da
polizia e carabinieri. Altri due erano stati condannati con rito
ordinario, tra cui Dago Gapea, a cui furono inflitti sei anni e
4 mesi.
Dopo la bocciatura del concordato, il pg ha formulato
richieste di pena sempre sotto un anno e sempre senza la
contestazione di rapina, tra cui 10 mesi per Gapea e 8 mesi per
Simba. La sentenza dovrebbe arrivare il 17 giugno. Simba, tra
l'altro, è a processo in appello, assieme all'amico trapper Baby
Gang ed altri, per una sparatoria del 2022 in via di
Tocqueville, vicino a corso Como. Sono stati condannati
rispettivamente a 6 anni e 4 mesi e a 5 anni e 2 mesi in primo
grado.
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