Avevano un debito pesante con il
fisco e con le banche, ma grazie agli strumenti del Codice della
crisi d'impresa e dell'insolvenza hanno ottenuto uno sconto del
60% dei debiti, con il restante 40% che dovrà essere saldato in
10 anni. La storia di un'impresa piemontese è stata raccontata
in un comunicato dal presidente nazionale dell'Osservatorio
Nazionale 'Imprese e Fisco' e fondatore di Cfi (Crisi Fiscale
d'impresa) Carlo Carmine, mantenendo l'anonimato dell'azienda.
"Usando gli strumenti del codice l'impresa hanno ottenuto uno
sconto del 60% dei suoi debiti. Il restante 40% dovrà essere
saldato in 10 anni. Così facendo l'azienda ha potuto riniziare
subito a lavorare, tornando anche a essere un contribuente sano"
ha spiegato.
Il nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
"permette un cambio di paradigma. Si esce dalla dimensione
puramente negativa del fallimento e si va verso un'idea diversa,
con l'obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale sul
territorio per un'impresa in difficoltà e anche, a cascata,
quella dei suoi clienti, dipendenti e fornitori" ha aggiunto
Carlo Carmine, sottolineando che un'azienda in crisi, per farsi
assistere, ha bisogno di creare un vero e proprio team di
supporto, "composto - afferma il fondatore di Cfi - da un
commercialista, da un advisor legale specializzato in crisi
d'impresa e da un advisor finanziario specializzato nei piani
industriali. È fondamentale che le aziende sappiano che questi
strumenti esistono e che possono aiutare a salvare migliaia di
imprese dal fallimento".
"Ora mi sento più leggera e più responsabile, è stato un
percorso lungo ma siamo arrivati. Voglio ringraziare tutte le
persone che ci hanno aiutato in questo passaggio, a partire dai
professionisti di Cfi" ha commentato Sabrina, titolare
dell'azienda piemontese, subito dopo la firma della transazione
fiscale nella sede dell'Agenzia delle Entrate.
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