Se la Procura di Milano può contare
su una squadra di investigatori attiva 24 ore su 24 per 365
giorni all'anno e, quindi, sempre pronta ad intervenire, per un
primo sopralluogo, in caso di eventi di particolare rilevanza e
gravità, lo deve a Maurizio Ghezzi, il reponsabile della sezione
di pg in quota alla Polizia Locale che, dopo 42 anni di
servizio, va in pensione.
Ghezzi, che oggi ha salutato colleghi e magistrati, ha
esordito come 'ghisa' in Piazza Beccaria nell'ottobre del 1982.
Milanese doc, 65 anni appena compiuti, sposato e con due figli,
per circa 25 anni ha lavorato al quarto piano del Palazzo di
Giustizia e in contemporanea si è laureato in Scienze Politiche.
Prima ha fatto parte del team che si occupa di infortuni sul
lavoro e poi è diventato coordinatore del pool di polizia
giudiziaria del VI dipartimento, quello dedicato alla tutela
della salute, dell'ambiente e del lavoro e che è guidato dalla
procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. Infine è stato nominato
capo della sezione di polizia giudiziaria.
Da sempre tra i primi a correre sul posto in caso di
incidenti sul lavoro o ferroviari e incendi di un certo rilievo,
è riuscito a dar vita al Gir, il Gruppo intervento rapido
composto da 20 persone in grado di intervenire tempestivamente
per i "grandi eventi". Alla domanda su quale sia stato il caso
più 'difficile' sotto il profilo emotivo ed umano, non ha dubbi:
non potrà mai dimenticare quello all'azienda metallurgica
Lamina, dove nel gennaio del 2018, 4 operai persero la vita a
causa di una perdita di gas argon. Complicato è stato pure
quello di pochi giorni dopo quando il treno regionale
proveniente da Cremona e pieno di pendolari è deragliato a
Pioltello: 3 persone morirono e oltre cento rimasero ferite. Non
da poco è stato pure il rogo nella Rsa di via dei Cinquecento
per il quale, che nel luglio dell'anno scorso, sono morti 6
anziani.
Ma oltre ad essere ufficiale della Polizia Locale di Milano,
Ghezzi, è stato per cinque volte assessore al bilancio del
Comune in cui vive, Pozzuolo Martesana, e pure presidente della
sezione locale dell'Anpi. Esperienze queste che lo hanno portato
a scrivere anche alcuni libri, sia per la pubblica
amministrazione, sia per tenere vivo il ricordo e il valore dei
partigiani.
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