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'No a stadio a San Donato', docenti atenei scrivono a Infantino

'No a stadio a San Donato', docenti atenei scrivono a Infantino

Lettera di 70 professori di Cattolica, Statale e Politecnico

MILANO, 15 luglio 2024, 13:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"No a uno stadio a San Donato". A schierarsi contro un nuovo impianto, quello del Milan, alle porte di Milano sono settanta docenti di tre atenei cittadini, Politecnico, Statale e Cattolica, in una lettera rivolta a Gianni Infantino, presidente Fifa, Aleksander Ceferin, presidente della Uefa e a Gabriele Gravina, presidente Figc, a cui chiedono di assumere "una posizione netta contro la costruzione di nuove infrastrutture su terreni non urbanizzati".
    Le motivazioni, come riporta il Corriere della Sera nelle pagine milanesi, sono ambientali e climatiche, per l'enorme impatto dell'impianto sportivo su ampie zone attualmente destinate all'uso agricolo e le problematiche di costruire nuove infrastrutture in aree che non sono edificate. Una pratica che causa "un aumento significativo della CO2 rilasciata in atmosfera a causa della perdita di capacità di assorbimento del carbonio dei suoli edificati", come si legge nella lettera promossa dai professori Arianna Azzellino del Politecnico e Giorgio Vacchiano della Statale.
    Il nuovo stadio del Milan, secondo i docenti, "comporterebbe la trasformazione di circa 30 ettari di terreno mai urbanizzato, senza contare che nelle immediate vicinanze del sito proposto per l'impianto si trova l'abbazia di Chiaravalle - si legge -.
    Dovendo compensare la perdita ambientale sarebbe necessario piantare 19 ettari di bosco e 32mila alberi per arrivare in vent'anni a compensare quanto perduto a causa del consumo di suolo che comprende anche diverse aree del Parco Agricolo Sud Milano, riserva naturale dedicata alla protezione di boschi, terreni agricoli e corsi d'acqua".
   

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