Oltre 140mila bambini e ragazzi
coinvolti in progetti di educazione nutrizionale, oltre 2mila
tonnellate di prodotti alimentari e di prima necessità donate,
2,2 milioni di euro per organizzazioni ed enti benefici. Sono
solo alcuni dei numeri del primo report di impatto sociale
positivo generato in Italia del Gruppo Nestlé, 'Il nido che
condividiamo', realizzato in collaborazione con Luiss Business
School e Scs Consulting.
"Sono diverse le misure e i progetti che abbiamo promosso per
generare un impatto positivo e duraturo, con il desiderio di
creare un futuro migliore per tutti", spiega Marco Travaglia,
presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in
Italia.
Sono cinque le macro-aree del report: benessere delle persone
del Gruppo Nestlé in Italia e delle loro famiglie, supporto alle
comunità locali, educazione alimentare, salute e benessere
nutrizionale, sicurezza sul lavoro. Per ottenere questi
risultati, Nestlé in Italia ha destinato, solo nel 2023, oltre
3,5 milioni di euro in favore di misure e progetti a impatto
sociale.
Guardando alla genitorialità, il 91% dei padri o secondi
caregiver che lavorano nel Gruppo ha deciso di usufruire della
"Nestlé Baby Leave", il congedo di tre mesi retribuito al 100%.
C'è poi l'impegno per le giovani generazioni, con oltre 140mila
bambini e i ragazzi coinvolti in iniziative su corretta
nutrizione, sensibilizzazione sull'uso dell'acqua, cura e
rispetto degli animali domestici. Il Gruppo Nestlé sostiene
Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari.
Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate
(+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e
si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale
di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).
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