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Mantegna e Carracci, confronto su sacro

Mantegna e Carracci, confronto su sacro

Pinacoteca di Brera, rassegna dedicata a due artisti tema sacro

MILANO, 10 giugno 2016, 13:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con la mostra "Mantegna e Carracci.
    Attorno al Cristo morto", dal 16/6 al 18/7 alla Pinacoteca di Brera, viene proposto un confronto tra capolavori dei due grandi artisti, entrambi ispirati da questo tema sacro. A Brera già si conserva il "Cristo morto", dipinto dal Mantegna intorno al 1480 e famoso per la prospettiva con cui il corpo, deposto dalla croce, è mostrato in posizione orizzontale, ma insolitamente ripreso a partire dai piedi in primo piano. Questa visione, divenuta subito famosa, fu chiamata del "Cristo scurto", in quanto la prospettive rendeva la figura più corta. Nel secolo successivo altri pittori furono ispirati da questa particolare immagine: Giovanni Antonio Bezzi detto il Sodoma, Lelio Orsi e, soprattutto, Annibale Carracci, che nel 1585 dipinse "Cristo morto con strumenti della passione", drammatizzando il quadro con il sangue uscito dalle ferite e quanto usato per colpire.
    Questo dipinto è conservato nella Staatsgallerie di Stoccarda, che lo ha prestato per l'esposizione a Brera.
   

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