Viene ricercato in Italia e all'estero, dove potrebbe avere dei contatti, Filippo De Cristofaro, l'ormai sessantenne 'Rambo dei mari' evaso dal carcere di Porto Azzurro (Livorno) dove sconta l'ergastolo per aver ucciso nel 1988, con la complicità della compagna olandese 17enne, Diana Beyer, la skipper Annarita Curina per impossessarsi del suo catamarano e fuggire in Polinesia. De Cristofaro non è rientrato da un permesso premio che gli era stato accordato per Pasqua. Sarebbe dovuto tornare in carcere il 21 aprile, dopo tre giorni di permesso (il quarto da dicembre) da trascorrere nella comunità "Dialogo" di Portoferraio. Nel 2007, sempre approfittando di un permesso premio, era evaso dal carcere di Opera ma era stato catturato un mese dopo in Olanda, Paese che ben conosce per avervi soggiornato lungo e dove negli anni Ottanta aveva aperto una scuola di danza, nella quale - lui insegnante, lei allieva - conobbe Diana. La famiglia di 'Pippo' De Cristofaro è di origini pugliesi, ma lui è nato e ha vissuto a Milano. Morti i genitori, gli restano alcune sorelle. In primo grado l'uomo era stato condannato a 38 anni, pena trasformata in ergastolo in appello e confermata in Cassazione. Le indagini vengono svolte dalla Squadra Mobile di Ancona, delegata dalla Procura generale del capoluogo che, come ufficio delle esecuzioni penali, si occupa del caso. La competenza è dovuta al fatto che De Cristofaro finì sotto processo ad Ancona, dato che il corpo della donna fu rinvenuto al largo di Senigallia (Ancona). Le ricerche sono condotte in collaborazione con Interpol e Sco.
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