Sarà un'autopsia a stabilire la causa della morte dell'uomo di nazionalità cinese trovato impiccato stamane nel plesso della caserma dei vigili del fuoco di San Benedetto del Tronto. Lo ha deciso il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Cinzia Piccioni titolare dell'inchiesta.
L'uomo, in possesso di regolare permesso di soggiorno, risiedeva a Legnano (Milano), dove sono stati rintracciati dalla polizia i suoi familiari. Dall'analisi delle immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza della zona è emerso con certezza che il cinese era da solo al momento di scavalcare la recinzione ed entrare all'interno dei locali che ospitano la caserma dei vigili del fuoco dove si è poi impiccato. Rintracciato anche un connazionale, titolare di un'attività commerciale in riviera, che gli ha venduto una birra poco prima.
Non sembrano esserci dubbi che si tratti di un suicidio, anche se non sono chiari al momento né il motivo del gesto, né perché il cinese dalla città lombarda si sia spinto a San Benedetto del Tronto.
Per farla finita ha scelta una caserma dei vigili del fuoco, quella di San Benedetto del Tronto. La scorsa notte un cittadino cinese si è introdotto nel plesso, probabilmente scavalcando la recinzione, eludendo la sorveglianza. Poi si è impiccato ad una trave in prossimità di un piccolo locale di disimpegno nei pressi dell'ingresso interno della caserma. Il corpo è stato scoperto alle prime luci dell'alba dal personale in servizio. Ignoti i motivi del gesto.
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