Alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno è stato consegnato un dossier di fotografie dei crolli causati dal terremoto ad Arquata del Tronto e nelle frazioni. Il lavoro dei carabinieri si è concentrato sugli edifici pubblici, dove fortunatamente non si sono registrate vittime. Questa la priorità indicata dalla Procura, che al momento mantiene il fascicolo aperto a modello 45, cioè notizie che non costituiscono reato, visto che l'inchiesta è ancora in una fase esplorativa. In seconda battuta l'attenzione dei carabinieri e dei vigili del fuoco si è spostata sulle abitazioni civili dove si sono invece avute vittime (50 in totale i morti fatti dal sisma nelle Marche). Anche in questo caso sono state scattate foto degli immobili crollati, che ora sono sul tavolo del pm Umberto Monti, titolare dell'inchiesta. A seguire, gli investigatori si sono occupati anche delle altre abitazioni, seguendo una direzione di indagine chiara, che porta alle case coperte da tetti in cemento armato.
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