Ci sono il sindaco Romano Carancini ma anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, che ha aderito a titolo personale, in testa alla manifestazione antifascista e antirazzista in corso a Macerata, promossa dal Comune dopo la morte di Pamela Mastropietro e la caccia ai migranti africani di Luca Traini.
Apre il corteo partito dal piazza della Libertà, a cui hanno aderito oltre 30 sigle, tra associazioni, sindacati e molti Comuni, uno striscione che recita "Macerata e' libera. Non violenta, antirazzista e antifascista": parole pronunciate del comandante Augusto Pantanetti il 30 giugno 1944 dopo la liberazione della città dal fascismo.
Tanti i gonfaloni esposti nel 'serpentone' che sfila per le vie della città in una giornata di nebbia e pioviggine. Carancini ha voluto ringraziare "tutti quelli che hanno voluto essere a questa manifestazione in particolare i sindaci, le associazioni e le parti sindacali". "Tentiamo di ripartire dai valori costituzionali, dai primi 12 articoli della Costituzione - ha detto ancora, ricordando Pamela e i ragazzi colpiti - per la non violenza, l'antifascismo e l'antirazzismo".
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