Orgogliosa, ribelle, determinata e per niente rassegnata al suo triste destino. E' una Cenerentola di Rossini atipica quella proposta il 12 ottobre tra gli applausi al Teatro delle Muse di Ancona dalla regista Francesca Lattuada, in una nuova produzione della Fondazione Muse in collaborazione con l'Accademia Rossiniana 'Alberto Zedda'. A cominciare dall'ouverture a sipario chiuso con un figurante panciuto nelle vesti del compositore. La simbologia investe tutta l'opera che in un'ambientazione essenziale (fondale di tela, tavolo barocco e imponenti lampadari, delega ai fastosi e originali abiti di Bruno Fatalot, costumista del Moulin Rouge e del Lido, ma anche collaboratore di Chanel, Gautier e Lacroix, il compito di definire i personaggi come altrettanti archetipi senza tempo. Alla fine applausi per il direttore Giuseppe Finzi e i giovani interpreti: Pablo Ruiz, Pietro Adaini, Martiniana Antonie, Daniele Antonangeli, Clemente Antonio Daliotti (Dandini), Giorgia Paci (Clorinda) e Adriana Di Paola (Tisbe).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA